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mercoledì 30 marzo 2011

Fine dell'ONU

C'è stato un tempo in cui l'ONU rappresentava davvero un forum mondiale in cui si praticava la giustizia. Il mondo era diviso in due grandi blocchi ideologici che ne garantivano la pace per quanto gli USA dopo la seconda guerra mondiale non abbiano mai cessato di essere una potenza militare bellicosa sempre in guerra con qualcuno per qualcosa che invariabilmente viene spacciata per difesa della libertà e dei diritti umani. Nello istruttivo pamphlet " Fine della libertà" Gore Vidal elenca i conflitti che sono stati suscitati dagli USA negli ultimi decenni e descrive una condizione interna all'Impero in cui le varie agenzie, in guerra l'una con l'altra, sono totalmente sfuggite a qualsiasi controllo democratico.

Peraltro lo stesso Congresso è sempre più condizionato dal Mercato come loro chiamano le multinazionali che ne dettano le leggi. Se si esamina la composizione dei Gabinetti delle ultime Presidenze la presenza dei petrolieri è dominante mentre il cosidetto apparato industriale militare prende sempre più potere. Una potenza che ha già accumulato qualcosa come venticinque milioni di veterani di guerra che, a differenza di come sapeva fare egregiamente l'Impero Romano con i suoi vecchi miles, non sa sistemare e costituiscono un focolaio terribile di suicidi e pazzia unico al mondo, è avviata da molto tempo in sentieri distanti dalla libertà e dalla democrazia ed è obbligata a fare guerre a getto continuo magari solo per tenere occupati gli eserciti di professionisti della morte e alimentare il business dei contractors, degli eserciti e delle forniture private che oggi sono tanta parte dell'universo occupazionale americano.

Il mondo rispecchiato dall'ONU aveva anche un terzo blocco di paesi che esercitavano un peso politico e morale enorme, addirittura superiore alla sua stessa consistenza. Parlo del blocco dei paesi non allineati capeggiato dalla Jugoslavia di Tito, dall'India di Nerhu, dall'Egitto di Nasser. Un blocco che era davvero una forza di pace e di rinnovamento dei popoli che sperimentava vie diverse e nuove piene di tantissima speranza che poi, nei decenni, sarebbe stata delusa ed ostacolata dall'egoismo dello zio Sam che non ha mai abbandonato per un solo istante il suo progetto di mondializzazione del potere USA.

Ora l'ONU è soltanto un mero esecutore della volontà della Amministrazione statunitense. Non c'è una sola decisione di questo organismo che sia mai stata assunta a dispetto della volontà americana. Anche le più violente ed insopportabili violazioni dei diritti umani di Israele non sono mai state sanzionate per il veto USA. Le due guerre di aggressioni del Libano sono state perpetrate con la sostanziale neutralità o indifferenza dell'ONU.

A che serve oggi l'ONU? Serve a certificare che la volontà USA è la volontà del mondo o almeno della sua grande maggioranza. Obama ha detto in questi giorni: "Il mondo deve parlare una sola voce". E' successo con le armi di distruzioni di massa di Saddam Hussein certificate con una lavagna luminosa dal generale Powell segretario di Stato ed accettate come verità dal Comitato di Sicurezza, è successo con le deleghe alla Nato per sporche operazioni in Europa come l'affettamento della Jugoslavia ed i bombardamenti di Belgrado, succede ora contro una nazione sovrana come la Libia per regredirla allo stato coloniale che ha avuto dal 1911e fino all'avvento al potere del Colonnello Gheddavi.

Avete presente il gioco delle tre carte che certi imbrogliani praticano nelle fiere di mercato? L'ONU è il compare che assiste il giocoliere e ne garantisce sempre la vittoria.

di Pietro Ancona
Tratto da: http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/2011/03/fine-dellonu.html

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