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mercoledì 13 aprile 2011

La sporca guerra della democrazia


Crisi dell'euro, stallo del progetto energetico Nabucco e sempre maggiore divisione tra i Paesi del Nord e Sud Europa. Questo il mosaico di eventi in cui è possibile contestualizzare le vicende scandalistiche che hanno travolto alcuni Paesi europei, a cominciare da Italia e Bulgaria, entrambi territori strategici per poter chiudere il cerchio del nuovo ordine economico europeo. Determinate forze politiche sono ora al soldo di gruppo di potere finanziari che stanno portando avanti una guerra sotterranea volta ad imporre nuove regole nella zona euro. Da una parte vi è la sterlina e il blocco franco-tedesco (economicamente sempre più forte) e dall'altra i Paesi europei superindebitati, come Spagna, Grecia, Portogallo e in bilico anche l'Italia. Come controparte agisce la Russia, che potrebbe tornare ad acquistare governativi spagnoli nonchè sottoscrivere emissioni Efsf ( quote del fondo di stabilità europeo). La soluzione di fondo potrebbe infatti essere quella di agganciare l'euro all'energia ed in particolare al gas, come frutto di un accordo storico tra South Stream e Nabucco.

"Gli eventi che stanno scuotendo l'Italia lasciano il tempo che trovano, sono vili attacchi di una guerra molto sporca che non porterà a nulla. Essendo la chiave di un ampio disegno strategico, difficilmente il Governo italiano crollerà sotto i colpi delle 'battaglie del Gossip'", questo quanto affermato dal direttore dell'Osservatorio Italiano Michele Altamura. A suo parere, la vicenda italiana ha una regia, che ha portato a dei casi molto simili nei Balcani, come in Bulgaria e Montenegro. "Stranamente la Procura di Milano ha sempre qualche dossier pronto, per chiunque. Spero a questo punto che non esca fuori un avviso di garanzia anche per l'Abruzzo sulla questione del cavo sottomarino, tanto per chiudere il cerchio", osserva ancora Altamura. Uno scenario - aggiunge - non così remoto, considerando che anche il Montenegro è stato in qualche modo colpito da questa ondata di 'epurazione politica'. "Djukanovic si dimette nel silenzio, dopo anni di pressioni a vuoto, mentre il Presidente Barack Obama saluta la sua decisione e lo definisce un eroe. E' in questi 'tocchi di stile' che si capisce la bassezza della politica americana nei Balcani che, con poche parole, riesce a distruggere e a gettare fango su anni di storia, pretendendo poi di esportare democrazia. L'Italia avrà le sue contraddizioni, ma non ha mai bombardato un Paese per una storia di 'sesso orale'. Anzi - rincalza - sarà proprio questo infimo ricatto a fornire l'occasione per una decisiva presa di posizione", conclude Altamura.

Tratto da: http://etleboro.blogspot.com/2011/01/la-sporca-guerra-della-democrazia.html

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