Pagine

giovedì 28 luglio 2011

I servi della disinformazione


Ben pagati, ben vestiti, costantemente in prima pagina o in televisione, sempre pronti a erudirci con i loro commenti pacati, ma ammantati di una falsa area di cultura…i nostri giornalisti…quelli del famoso “quarto potere”, perennemente proni ai padroni che li pagano, riempiono le nostre orecchie dei fumi della disinformazione.

Cos’è l’informazione nel nostro paese?

Un’accozzaglia di notizie messe in prima o seconda pagina a seconda dei diktat (...) dei loro “benefattori”.

Come nel medioevo, gli “artisti” dell’inganno ora vengono ben remunerati per dire ciò che bisogna dire…e tacere ciò che è meglio mai si sappia.

Scompaiono dalle news cartacee e via etere le notizie di quanto accade in Islanda, in Palestina, scompaiono gli operai di Pomigliano, scompaiono le sofferenze dei disabili, dei pensionati, dei disoccupati…che vengono ridotti solo a mere percentuali…ma non se ne vede un volto, non se ne comprende l’animo, non ci si interroga sui motivi, non se ne riportano le conseguenze reali e materiali.

Fa notizia solo ciò che deve, per forza, fare notizia....

Ed allora, senza alcuna indagine, che un qualunque giornalista, che tale debba ritenersi, è obbligato a fare, vanno bene le dichiarazioni della questura o dei poliziotti o del ministro Maroni, su quanto accaduto in Val di Susa…per poi ignorare, del tutto, i filmati ripresi dalla gente di quanto realmente avveniva.

Si riportano le esternazioni di un Presidente della repubblica sempre più lontano dal capire cosa accade nel nostro paese, se mai è stato capace di esserlo in tutta la sua carriera politica, tacendo o sminuendo le reali conseguenze che questa manovra fiscale, anche da lui voluta, comporterà per quegli 8 milioni di italiani che proprio oggi l’Istat ha dichiarato essere in stato di povertà.

Si intervista, per modo di dire, l’avvocato difensore della Minetti…senza alcun contraddittorio, solo riportando, pari pari, le sue farneticanti esternazioni.

Si danno le notizie staccate l’una dall’altra, senza un minimo commento, se ne tacciono altre…per il “servizio” che è dovuto a chi ti paga…e compra la tua anima e la tua coscienza.

Una disinformazione che costa agli italiani milioni di euro, perché questa carta straccia, chiamata stampa, viene foraggiata dal nostro Stato, e quindi come sempre da noi…come bene ha detto Grillo proprio ieri sul suo blog:

“ Il “Corriere della Sera” riceve trasferimenti pubblici per 20/25 milioni per carta, abbonamenti, spese postali e altro, cifre simili a altri quotidiani di larga diffusione, “l’Avanti” ha incassato 2.530.640 euro, “Buongiorno Campania” 1.041.078, “il Sannio Quotidiano” 1.726.598, “L’Avvenire” 5.871.082 euro, le “Conquiste del Lavoro” 3.289.851 euro, “Italia Oggi”, 5.263.728 euro, “il Musichiere” 277.769 euro per pubblicare “Chitarre” , “Carta”, che stampa “Carta” (su carta ovviamente) 506.660 euro, “Modus Vivendi Scienza Natura e Stili di Vita” 464.105 euro, “Motocross” 506.660, “Risk” 436.335 euro, “Superpartes in the world” 108.820 euro, “la Padania” 3.896.339 euro, “Secolo d’Italia” 2.952.474 euro, “Europa” di Rutelli 3.527.208 euro ,”L’Unità” 6.377.209 euro, “il Foglio” 3.441.668 euro, “Opinione delle Libertà” alla cifra di 2.009.957 euro, “L’Amico del Popolo” 260.840 euro, “Car Audio & FM 297.400 euro, “Quaderni di Milano” a 312.000 euro e “Rho Settegiorni” a 229.718 euro, etc…etc…”.

Ci nascondono tutto perché tutti, ed anche i giornalisti, mangiano e vivono sulle nostre disperazioni, sulle nostre tasse, sui nostri soldi.

Tutta gente ben pagata che ruba alla verità ogni suo accento, ogni suo sentimento.

La rete è la vera risposta a questa gente, una rete fatta dai cittadini che riprendono e riportano quanto realmente accade…dei professionisti servi della disinformazione ce ne stiamo liberando un poco alla volta…tra poco ci toccherà salire l’ulteriore necessario gradino…

di il Pasquino (Reset-Italia)

1 commento:

  1. La stampaglia italiota é solo una guerra per bande al servizio dei rispettivi padroni.
    Non ha nessun rapporto con quanto accade,una per tutte la vergognosa disinformatio sulla guerra libica.
    Praticamente la gran parte di giornalisti sono solo servi,truppe cammellate dei vari feudatari in lotta.
    I vari telegiornali,oltre ad essere patetici,seguono la stessa sorte.
    In effetti,l'unica controinformazione é possibile trovarla solo in rete.
    Solo che non ha la dovuta forza necessaria per porsi come valida alternativa perchè troppo frammentata e in parte ignota.
    Come molti lettori suggeriscono bisognerebbe creare un'unica testata online dove dovrebbero confluire i posts dei vari blog di controinformazione,pur mantenendo una propria individualità.Basterebbe un'iniziativa con un documento di affiliazione a questo superblog,un punto di riferimento obbligato per chi volesse avere un altro tipo di informazione.
    Ovviamente al di fuori di tutti i patetici giochi politici e partitici.Di questo già si occupano i servi.

    RispondiElimina