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lunedì 24 ottobre 2011

Le grandi banche di Wall Street stanno già provando a comprare le elezioni del 2012


Non potremo mai ripristinare la legittimità del nostro sistema politico finché non porteremo i soldi fuori dalla politica. Generalmente, in occasione delle elezioni federali, nel 90 per cento dei casi il candidato che raccoglie più soldi vince.

Nel 2008, Barack Obama ha raccolto fondi quasi due volte superiori di quanto abbia fatto John McCain. I 3 dei 7 maggiori donatori per la campagna di Obama erano le grandi banche di Wall Street (Goldman Sachs, JPMorgan Chase e Citigroup).

Ora Wall Street lo sta facendo di nuovo. Le grandi banche di Wall Street stanno già cercando di comprare le elezioni del 2012. Quindi, chi è che vogliono che vinca nel 2012? Sulla base, fino ad ora, dei modelli di contributo il favorito schiacciante delle banche di Wall Street per la vittoria nel 2012 è Mitt Romney. Queste banche hanno dato a Romney un mucchio di soldi che è più di 4 volte maggiore di quello che hanno dato a chiunque altro. Anche se la maggior parte dei repubblicani in realtà non lo vogliono come candidato, se la storia significa qualcosa, allora Mitt Romney sarà il candidato repubblicano alla presidenza nel 2012.

Quelli postati qui sotto sono i numeri di una recente analisi fatta dal Center for Responsive Politics. Queste cifre si riferiscono alle donazioni in denaro fatte ai candidati alla presidenza da parte dei dipendenti di queste grandi banche di Wall Street (e le loro mogli) tra il gennaio e il settembre 2011.

Come si può vedere Mitt Romney è in cima ad ogni lista con un ampio margine. Chiaramente c’è un “consenso”(alcuni la chiamerebbero una cospirazione) tra le élite di Wall Street riguardo al fatto che Romney sia l’ uomo giusto.

Quando si vuole scoprire che cosa sta realmente accadendo nella politica americana, basta seguire i soldi. Se Mitt Romney non vince la nomination repubblicana, ciò darà luogo a profondi turbamenti. La storia ci dice che il tipo di vantaggio monetario che Romney sta accumulando è incredibilmente difficile da superare.

Come detto prima, le seguenti cifre sono state messe insieme dal Center for Responsive Politics.Wall Street sta ancora una volta cercando di comprare le elezioni e, molto chiaramente, vuole che a vincere la candidatura repubblicana sia Mitt Romney…

Goldman Sachs
Mitt Romney: $352,200
Barack Obama: $49,124
Tim Pawlenty: $25,000
Jon Huntsman: $6,750
Rick Perry: $5,500
Ron Paul: $2,500

Morgan Stanley
Mitt Romney: $184,800
Tim Pawlenty: $41,715
Barack Obama: $28,225
Rick Perry: $20,750
Jon Huntsman: $9,750
Newt Gingrich: $1,000
Ron Paul: $1,000
Herman Cain: $500

Bank of America
Mitt Romney: $112,500
Barack Obama: $46,699
Tim Pawlenty: $12,750
Jon Huntsman: $4,250
Ron Paul: $3,451
Rick Perry: $2,600
Thad McCotter: $2,000
Herman Cain: $750
Michele Bachmann: $500
Newt Gingrich: $250

JPMorgan Chase
Mitt Romney: $107,250
Barack Obama: $38,039
Rick Perry: $27,050
Tim Pawlenty: $16,750
Jon Huntsman: $7,500
Ron Paul: $5,451

Citigroup
Mitt Romney: $56,550
Barack Obama: $36,887
Tim Pawlenty: $5,300
Rick Perry: $3,000
Herman Cain: $1,465
Michele Bachmann: $1,000
Ron Paul: $702

Nessun altro candidato repubblicano si avvicina neanche lontanamente a Romney in una qualsiasi di queste grandi banche di Wall Street.
Rispetto ai candidati repubblicani che sono rimasti in gara, Mitt Romney ha raccolto 13 volte tanto denaro di quanto abbia fatto chiunque altro.
Di seguito sono riportati i numeri delle donazioni complessive da parte dei dipendenti delle grandi banche di Wall Street e le loro mogli ….

Mitt Romney: $813,300
Barack Obama: $198,874
Tim Pawlenty: $101,515
Rick Perry: $58,900
Jon Huntsman: $28,250
Ron Paul: $13,104
Herman Cain: $2,715
Michelle Bachmann: $1,500
Newt Gingrich: $1,250

Questi numeri dipingono un quadro molto inquietante. Nonostante il fatto che i sondaggi non lo indichino come favorito, i dipendenti delle grandi banche di Wall Street gli hanno dato 813,300 dollari nei primi 9mesi di quest’anno mentre il resto dei candidati repubblicani ha ottenuto solo 105,719 dollari .

Il candidato che ha più soldi vince quasi sempre. L’establishment è quasi sempre in grado di scegliere i candidati che vuole, e il resto di noi viene spesso lasciato a cercare di scegliere tra “il minore dei due mali”.

Qualche tempo fa, Dylan Rattigan si infuriò in una trasmissione in diretta sulla MSNBC. Questa epica sfuriata sui soldi in politica non è qualcosa che si vede spesso nei media mainstream, e contiene un sacco di verità ….

Rattigan ha ragione su questo problema. Abbiamo un Congresso comprato. Abbiamo anche un presidente comprato.

Se Mitt Romney vince la nomination repubblicana e le elezioni generali nel 2012, avremo ancora un altro presidente comprato.

Finchè non porteremo i soldi fuori dalla politica, continueremo ad avere una situazione in cui sembra che non cambi mai nulla, indipendentemente da chi mandiamo a Washington.

Il modo in cui sono scritte le leggi elettorali in questo momento fa si che le grandi banche di Wall Street e gli ultra-ricchi siano in grado di avere voce in capitolo molto maggiore su chi verrà eletto rispetto al resto della popolazione.

E ‘fondamentalmente sbagliato ed ha trasformato il nostro processo politico in una farsa gigantesca. Invece di essere “eletti”, il più delle volte i nostri politici sono “selezionati” per noi dall’ establishment.
(...)

Fonte : http://endoftheamericandream.com/archives/the-big-wall-street-banks-are-already-trying-to-buy-the-2012-election
Tratto da: http://coriintempesta.altervista.org/blog/le-grandi-banche-di-wall-street-stanno-gia-provando-a-comprare-le-elezioni-del-2012/
(Letto anche su: http://cogitoergo.it/?p=7780)

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