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domenica 24 giugno 2012

Privatizzazioni: 2012, l'avvento della Catastroika sui Paesi europei

La crisi finanziaria non è altro che un nuovo passo della shock economy. Dopo la spoliazione ultima, non rimarrà più nulla di nostro.


Si chiama Catastroika, il nuovo documentario della coppia greca che già aveva prodotto il bel Debitocracy.

Si guarda trattenendo il fiato, perché racconta l'escalation del sistema neoliberista delle privatizzazioni e liberalizzazioni a partire dal 1992, con la distruzione e svendita del sistema produttivo russo che ha causato persino milioni di morti per fame. Il film prosegue col racconto di ciò che accadde in Germania Est: che non è stata "salvata" e riportata alla civiltà, come vuole la favoletta che ci raccontano, ma spogliata e depredata anch'essa. Più di 2 milioni di disoccupati, crollo del 30% del PIL e soprattutto chiusura forzata delle aziende più competitive e produttive per evitare la concorrenza con le aziende occidentali. Che bella "competitività".

Ma si arriva rapidamente ai giorni nostri e alla crisi del debito, occasione imperdibile per rapinare la Grecia (e gli altri PIGS) e liquidarla definitivamente. Dalle ferrovie all'acqua, incluso il referendum italiano (dal minuto 55.30), si scopre come all'Unione Europea non interessi per nulla né la volontà popolare né la Costituzione, e continui a premere per la privatizzazione delle risorse idriche ricattandoci col debito, mentre i funzionari di Suez e Veolia sono al contempo dirigenti del FMI; e poi l'energia elettrica, che in Grecia ha portato solo al raddoppio delle bollette e all'aumento dei morti sul lavoro, senza alcun miglioramento del servizio.

Il documentario, a cui partecipano nomi illustri quali Naomi Klein e Luis Sepulveda, fa capire chiaro e tondo che la crisi finanziaria è nient'altro che un nuovo passo della shock economy. La spoliazione ultima dei Paesi ex democratici ("la democrazia è ormai solo un gioco", si dice apertamente) è ormai pianificata, anche con l'aiuto della stampa -più corrotta e serva dei politici stessi-, e difficilmente la scamperemo. Non rimarrà più nulla di nostro, di tutto quello che abbiamo pagato e mantenuto per generazioni.

Gli uccellacci volano in cerchio su Atene, e su tutta l'Europa.

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